domenica 21 maggio 2017
Seconda giornata della prima tappa di Coppa del Mondo, questa mattina, a Nove Mesto
(Repubblica Ceca) con impegnata la categoria Under 23 femminile.
Ottime le prestazioni di Martina Berta (Bh SrSuntour), sesta con il tempo di 1h 17’23”, e di
Emilie Collomb (Rdr Italia Team Factory) che conclude in 16° posizione, con il crono di 1h
19’58”. La gara è stata vinta dalla statunitense Kate Courtney, in 1h 12’45”.
Mountanbike
Katia Moro (Pila Bike Planet) ha concluso in seconda posizione, questa mattina, la gara di
Rezzato (Brescia), quarta tappa della BresciaCup 2017. Con la piazza d’onore conquistata, Katia
Moro mantiene il comando della classifica generale.
Progetto scuola
All’area sportiva di Roisan, ieri, la festa finale del corso bici "strider", organizzato dal Velo
Club Courmayeur Mont Blanc e durato l’intero mese di maggio, in tutte le scuole dell’infanzia
della Comunità Grand Combin; sono stati coinvolti complessivamente sei plessi scolastici, per
un totale di 120 bambinI dai 3 ai 6 anni.
Il tutto inzia con la storia di Giulia, una bimba di 4 anni che vive nel paese di Saliscendi, che
tutti i giorni il papà e la mamma portano a scuola nel seggiolino della bici. Ma Giulia ha tanta
voglia di imparare ad andare in bici da sola e realizzerà il suo sogno grazie alla bicicletta strider,
una bici un po magica senza pedali con la quale potrà scorrazzare per tutto il paese. I maestri di mountain bike del Velo Club Courmayeur MB hanno portato questo sogno nelle scuole,
insegnato ai piccoli atleti, recandosi tre volte in ciascun plesso, a destreggiarsi sulle strider, le
biciclette senza pedali. Prima i bambini hanno imparato a stare in equilibrio, poi a superare degli
ostacoli come il ponte e la bascula e infine a zigzagare tra i birilli, facendo attenzione alla
segnaletica stradale posta sui percorsi appositamente allestiti.
La cooperazione tra VC Courmayeur, l’Istituzione Scolastica Grand Combin, Scuole
dell’Infanzia di Valpelline, Oyace, Gignod, Etroubles, Roisan, Doues, Gal Sport e bici Strider
Italia ha permesso di realizzare il progetto e la festa finale con i bimbi insieme alle loro famiglie.