Gaia Tormena – Gs Lupi Valle d’Aosta
“L’inizio degli allenamento durante il lockdown è stato purtroppo inusuale, e anche
complicato. Mi sono allenata tutti i giorni sui rulli, anche più volte al giorno, e ho lavorato in palestra a casa, con i pesi che avevo a disposizione ma anche con le bottiglie di acqua, latte... La prima gara?, è stato molto bello ritrovarsi in griglia, era sensazione ormai dimenticata e mi mancava molto. La gara a Leukerbad era molto dura, un percorso impegnativo, non tanto dal punto di vista tecnico ma da quello fisico; il tracciato presentava, salite dure e il livello delle concorrenti era molto alto. Tutti volevano tornare a gareggiare e tutti si sono presentati per la gara svizzera. Personalmente non troppo preparata per il Cross country; mi ero dedicata maggiormente alla preparazione in pista e nell’eliminator, e di conseguenza mi manca il ritmo gara. a livello emotivo non nascondo di vare avuto un brivido al momento dello schieramento in griglia. Era troppo tempo che non avevamo un obiettivo, e
il sapere e preparare la gara di Leukerbad è stata una grande fonte di energia”.
Nicole Pesse – Rdr Italia Factory Team
“Durante la chiusura degli allenamenti insieme a mio fratello, nonché mio preparatore,
abbiamo deciso di non esagerare con gli allenamenti sui rulli, ma piuttosto di lavorare in palestra cercando di mantenere comunque una buona forma. Alla prima gara le sensazioni erano buone, a livello emotivo ero un po’ agitata perché non sapevo come e quanto si fossero preparare le mie avversarie; ho cercato quindi di rimanere calma e vedere come andava la prima e non avevo troppe pretese. Nei primi 50 minuti di gara in Svizzera mi sentivo bene e soprattutto ero reattiva. Poi la gara si è fatta lunga e non sono riuscita a mantenere il ritmo sostenuto della migliori cinque, ma comunque è stato un buon test per sapere il mio livello e anche quello delle altre, considerato che erano tutte le migliori erano presenti”.
Sylvie Truc – Racconigi Cycling Team
“Durante la chiusura mi sono allenata sui rulli, sul ciclomulino e a corpo libero, il mio
obiettivo era quello di fare potenziamento. Non vedevo l'ora di ricominciare le gare, alla prima uscita, a Imola, ho avuto delle buone sensazioni: a livello fisico sento ovviamente che manca il ritmo gara; a livello mentale ero piuttosto agitata consapevole che non avevo più gareggiato e quasi faceva strano essere li dopo così tanto tempo”.
Matteo Cerrato – Vigor Cycling Team
Il periodo di quarantena è stato molto difficile, come penso per tutti, soprattutto i primi giorni. Una volta abituatomi alla routine e ai nuovi orari della giornata, molto diversi rispetto a quando andavo a scuola, sono però riuscito a ingranare bene, sia con la scuola, sia con gli allenamenti, che erano suddivisi principalmente tra sessioni di rulli di massimo un’ora e mezza e a corpo libero. La ripresa su strada è stata altrettanto difficile, sembrava la prima pedalata di novembre a inizio stagione, ma dopo qualche giorno ho iniziato a sentire i benefici del corpo libero. La forza, infatti, era aumentata parecchio, anche se mancava, e manca un po’ tutt’ora, il fuorisoglia. La prima gara è andata nei migliori dei modi, in quanto abbiamo subito centrato la vittoria come squadra; individualmente, invece, ho notato che c’è ancora del lavoro da fare per incrementare la resistenza ad alta intensità. Tutto sommato, però, sono contento della prestazione e sono felice di esser potuto tornare a correre”.